Preso il diploma … ora è tempo di CV
Oggi ho il piacere di condividere un articolo scritto dall’amica Erika Maderna, scrittrice e studiosa, con lei ho seguito diversi corsi sulle dee e di
Rabbia
ADOLESCENZA
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Ecco una strategia per contenere la rabbia e trasformarla.
L’emozione della rabbia, che come tutte le emozioni nasce istintivamente, magari causata da un evento esterno, ha le sue funzioni ed ha bisogno di trovare valvole di sfogo.
Tipo urlare.
Abbiamo tutti degli esempi da raccontare, vero?
Allora dobbiamo permettere ai nostri bambini di farlo.
Come una pentola a pressione che ha bisogno della valvola di sfogo.
Se blocchiamo questo processo potremmo ottenere risultati non voluti, tipo:
-
accelerare la trasformazione del nostro bel bambino in Hulk;
-
tenere quell’emozione dentro, e quindi rivolgere la rabbia dentro se stessi, con conseguenti disturbi psicosomatici o difficoltà ad una comunicazione ed atteggiamento assertivo.
Quindi troviamo il modo di poter liberare questa energia!
Alle volte basta andare in un luogo all’aperto, senza troppe persone, ed urlare al vento, per gli adulti è utilissima la privacy della propria auto, magari con la musica a tutto volume (io lo faccio).
Oppure avere qualcosa da rompere, prende a pugni. Che non faccia male a nessuno.
Da adolescente usavo il cuscino e lo sbattevo sul letto. Nessuno si faceva male, non facevo neppure rumore e poi sfinita cercavo la soluzione.
Insomma prima è importante escogitare qualche modo per liberare un po’ di quell’energia, altrimenti ti arriva addosso come un treno e non la puoi fermare.
Dopo … dopo arriva il bello!
Parlo dell’ ABBRACCIO CONTENITIVO.
Prendiamo il nostro bambino ed abbracciamolo con tutto l’amore che abbiamo.
Attraverso l’abbraccio facciamo sentire che ci siamo, che stiamo arginando quel sentire, che siamo supporto, che non è solo.
ALL’INIZIO POTREBBE DIMENARSI E NON VOLERCI STARE.
E TU STA!
Sei l’adulto, sai cosa gli fa bene.
E cosa ti fa bene!
I bambini sono spaventati dalle loro stesse emozioni, hanno bisogno di sentire confini amorevoli.
Anche per gli adolescenti vale l’abbraccio.
Forse ci vuole più tempo, che un ragazzo, una ragazza, hanno bisogno di dare spazio anche all’aspetto cognitivo, elaborare quello che è successo.
Oppure interviene anche l’orgoglio o la convinzione che “sono grandi ed indipendenti” e non vogliono censure o regole dagli adulti.
Abbracciamo anche loro.
Non ce lo diranno, ma lo desiderano.
Al prossimo articolo.
Vi amiamo un bel po’.
E amiamo i vostri figli.
di Carla Favazza
Ho vissuto tanti errori dell’adolescenza, alla ricerca del mio equilibrio e oggi voglio essere uno strumento d'aiuto per le famiglie.
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