Oggi ho il piacere di condividere un articolo scritto dall’amica Erika Maderna, scrittrice e studiosa, con lei ho seguito diversi corsi sulle dee e di come questi archetipi ci appartengano anche oggi.
Si parla di una ragazza (la figlia) che completati gli studi inizia a mandare il proprio CV.
Lo abbiamo fatto tutti, vero?
O sicuramente in tanti di noi e dei nostri figli!
Capita che nel CV cerchiamo di fare bella figura indicando tutti gli studi fatti e va da se, che se siamo al primo lavoro, non abbiamo esperienze attinenti rispetto all’azienda a cui ci stiamo rivolgendo, vero?
Eppure …
Leggere cosa scrive Erika. 😉
Oggi ho aiutato mia figlia a scrivere il suo primo curriculum. Abbiamo riso molto, perché è una cosa un po’ comica e paradossale per chi ancora non ha fatto nulla che possa essere quantificato come valore curricolare.
Abbiamo riso perché il modello online proposto per gli studenti non mette in conto che si lascino in bianco i campi relativi alle esperienze professionali. Qualcosa devi avere fatto per forza, se no non puoi accedere alla sezione successiva. Non è previsto, in questa società delle prestazioni, non averne ancora, di prestazioni da esibire, trovarsi ai nastri di partenza, avere in tasca solo curiosità e desideri, voglia di cominciare, pensieri vaghi di futuro.
Ci siamo dette: pensa che bello sarebbe un curriculum dove si possano scrivere tutte le cose che ancora non abbiamo fatto, invece di quelle fatte, e quelle che non sappiamo ma ci proponiamo di imparare, invece di ciò di cui siamo già esperti. E poi metterci i desideri inverosimili, le utopie e anche le paure che ci paralizzano, perché le possibilità sono tali da far venire le vertigini. Quanto diventerebbe lungo e ricco! Non farebbe impallidire anche il C1 di inglese più orgogliosamente esibito?
E sarebbe bello, per chi legge, ignorare quale sia il nostro voto di diploma ma scoprire che l’ultimo romanzo letto ci ha commosso fino alle lacrime, oppure che nel nostro sogno ricorrente scaviamo a mani nude nella sabbia in riva al mare e troviamo piccole pietre preziose, gioielli e conchiglie colorate, mentre sulla linea dell’orizzonte una balena emerge dalle acque, ci osserva e poi si inabissa di nuovo.
Sarebbe interessante mandare qualche CV di questo tipo.
Che dite?
E sarebbe interessante conoscere cosa risponde un/a responsabile del personale.
Credo che dovremmo
imparare a SCEGLIERE
l’azienda con cui lavorare e non solo farci scegliere.
Love!