Credo che uno dei mantra più potenti sia
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!
recitato ad alta voce e con gli occhi che sorridono!
Si danno per scontate tante cose e persone, solo per il fatto che le troviamo tutti i giorni e non mettiamo in dubbio di non ritrovarle domani.
L’altro giorno un genitore mi chiede che cosa può fare, per se stesso e per i figli, per allenare la gratitudine.
Ecco un po’ di spunti che abbiamo condiviso:
1) il vaso della gratitudine (trovate qui un post che ne parla) ed è una cosa bella da fare anche con i bimbi che non sanno scrivere, che possono fare dei bigliettini con i disegni;
2) scrivere dei bigliettini e lasciarli di nascosto alle persone che vogliamo ringraziare: nascosti in un libro, nella cassetta della posta, sulla scrivania, nella tasca del cappotto, senza che quella persona lo veda, poi la sorpresa sarà fantastica;
3) la stessa cosa possiamo farla anche con gli sconosciuti, lasciando un messaggio più generico di gratitudine e bellezza e gioia, magari sul parabrezza di un auto, in una cassetta postale, sotto la porta di un negozio, mandando una lettera;
4) mandare dei fiori a chi trascuriamo un po’, ma così, senza aspettare una scadenza, un compleanno o un anniversario, solo per il piacere di dire grazie e far sbocciare un sorriso;
5) fare questo rituale: accendi una candela, metti una musica che ti ispira, prenditi un po’ di tempo per far apparire nella tua mente tre persone a cui sei grata, grato. Una alla volta immagina di guardarla negli occhi, sorridi e ringrazia, ed immagina un raggio di luce di un colore meraviglioso, che dal tuo cuore va al suo e la abbraccia. Poi saluta e fai la stessa cosa con la seconda e poi con la terza persona. Spegnendo la candela ringrazia l’Universo che ti ha permesso di vivere queste persone.
Ti piacciono?
Vuoi sperimentarle anche tu?
Hai altri suggerimenti per la ciurma?
Scrivili qui sotto, dai!