Preso il diploma … ora è tempo di CV
Oggi ho il piacere di condividere un articolo scritto dall’amica Erika Maderna, scrittrice e studiosa, con lei ho seguito diversi corsi sulle dee e di
Rispetto e Comunicazione
ADOLESCENZA
Articolo di
Carla Favazza
Rispetto e Comunicazione
ADOLESCENZA
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Quando lavori con un adolescente è inevitabile confrontarsi con i genitori.
Il lavoro di un Teen Coach è fatto di triangolazioni con tutti gli attori che si avvicendano attorno a quel ragazzo, a quella ragazza:
-
genitori;
-
fratelli e sorelle maggiori;
-
allenatori;
-
insegnanti.
Non è possibile ragionare su atteggiamento, darsi nuove regole, inserire nuove abitudini, se l’ambiente in un cui un minore vive non è allineato alle stesse nuove regole.
Sei d’accordo?
Proprio qualche giorno fa, infatti, ho incontrato mamma e papà di una ragazza che sto seguendo.
Mi hanno chiesto un appuntamento di mezz’oretta che si è trasformata in due ore!
Quando il tuo lavoro ti appassiona perdi la nozione del tempo!
In questa sessione mi chiedevano strumenti per ottenere rispetto da parte della figliola che se ne frega bellamente delle regole della casa.
Cosa è successo?
I due genitori hanno iniziato a discutere tra loro davanti a me!
La discussione era comunque moderata, e dopo averli lasciati parlare tra loro qualche minuto, li ho fermati ed ho detto:
“Ragazzi! Cosa sta succedendo in questo momento?
Che messaggi state mandando tra di voi ed a me?
Discutete così anche davanti a vostra figlia?
Usate davvero queste parole anche con lei?”
Si sono ammutoliti, mi hanno guardato, hanno capito.
Ci siamo fatti anche una risata, capendo che noi stessi cadiamo nella trappola ogni tanto, e non sempre abbiamo la capacità di gestire per bene il nostro stato d’animo.
I figli, anche quando sembra che ci snobbino, in realtà continuano a guardarci come esempi, come riferimento, dal quale pare prendano le distanze, ma, in fondo, adottano le stesse abitudini che hanno appreso in famiglia.
Quando vogliamo rispetto dobbiamo concedere rispetto:
- all’altro genitore, ancora in coppia con noi o separato;
- agli altri adulti della famiglia, compresi i nonni che sono i nostri genitori;
- agli altri adulti che rientrano nella sfera delle frequentazioni di nostro figlio, come insegnanti, allenatori, educatori, etc.
Come si fa?
-
Facciamo ATTENZIONE ALLE PAROLE che usiamo, esse riverberano dentro ciascuno in modo diverso e producono sensazioni diverse, non sempre positive e neutre.
-
Facciamo attenzione a COME DICIAMO quelle parole, il nostro non verbale parla di più delle parole stesse!
Annalisa Ronchi ed io siamo qui per darvi una mano!
Facciamo parte della stessa rete sociale!
Al prossimo articolo.
Vi amiamo un bel po’.
E amiamo i vostri figli.
di Carla Favazza
Ho vissuto tanti errori dell’adolescenza, alla ricerca del mio equilibrio e oggi voglio essere uno strumento d'aiuto per le famiglie.
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Abbiamo bisogno di confrontarci ed acquisire nuovi strumenti come adulti, genitori ed educatori, per permettere una crescita armoniosa di bambini e ragazzi.
Ecco il motivo per cui siamo qui!
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